L’analisi del capello per diagnosticare la caduta

L’ANALISI DEL CAPELLO PER DIAGNOSTICARE LA CADUTA

L’analisi del capello si effettua tramite una serie di diversi test per comprendere quali siano le cause della calvizia del paziente e valutare lo stato di salute del capello.

L’analisi del capello si esegue in modi diversi e può richiedere anche un esame del sangue per determinare con maggiore precisione le cause di un’eventuale patologia dal capello.

Questo tipo di test si esegue in strutture mediche autorizzate da medici e grazie ad esso si possono analizzare malattie del capello, del cuoio capelluto, problemi di calvizie e le cause da cui derivano.

Eseguire questo tipo di test è pertanto molto importante per i pazienti che sospettano un principio di calvizie.

Che cos’è l’analisi del capello? 

L’analisi del capello è una serie di test effettuati con metodi diversi tramite i quali si esaminano il capello ed il cuoio capelluto per definirne lo stato di salute, le possibili malattie ed eventualmente, le cause che provocano quest’ultime.

I capelli hanno una gran importanza per l’estetica della persona pertanto le malattie dalle quali possono essere affetti (come tigna, dermatite seborreica, forfora etc.) possono creare molte difficoltà nel paziente a livello psicologico.

Riconoscere e combattere queste patologie è pertanto di fondamentale importanza e l’analisi del capello ha una funzione centrale in questo processo. Essa consiste in un analisi al microscopio che può essere affiancata ad analisi del sangue che aiutano a formulare una diagnosi più dettagliata. Esistono diversi tipi di analisi del capello.

A quale dottore ci si può rivolgere in caso di una perdita di capelli eccessiva? 

Il paziente affetto da calvizie spesso vede riflettere anche a livello psicologico il disagio che prova nel vedere la sua immagine cambiare. Occorre però ricordare che la calvizie è una patologia e, in alcuni casi, iniziare la cura quando è nella sua fase iniziale può portare a buoni risultati.

Pertanto, qualora ci si accorga di avere una perdita eccessiva di capelli, la prima cosa che occorre fare è recarsi da un medico specialista che, in seguito ai controlli del caso, potrà diagnosticare di quale tipo di perdita di capelli si tratti (temporanea o definitiva) e a quali cause sia dovuta.

Dopo aver effettuato tale diagnosi il medico potrà prescrivere la cura più adatta al caso. I medici ai quali il paziente di calvizie può rivolgersi sono:

Il dermatologo e capelli 

Rivolgersi al dermatologo qualora si noti un’eccessiva perdita di capelli è una delle prime cose che il paziente può fare. Il dermatologo attraverso esami specialmente del cuoio capelluto potrà definire se la perdita dei capelli è dovuta a malattie della pelle o se ha ragioni di tipo diverso.

Individuando la causa avrà modo di prescrivere e suggerire una cura. Qualora la perdita dei capelli non abbia cause legate a malattie del derma, le cause potranno essere ormonali o genetiche.

Per definire quale delle due ipotesi sia quella valida, il paziente potrà recarsi dall’endocrinologo per effettuare ulteriori accertamenti.

L’endocrinologo e capelli 

Un altro tipo di controllo che il paziente affetto da un’eccessiva perdita di capelli può fare è quello di tipo endocrinologico. L’endocrinologo, infatti, in seguito ad una serie di test potrà definire se la perdita dei capelli è dovuta a problemi di tipo ormonale.

Qualora infatti il paziente soffra di squilibri ormonali, sarà possibile stabilizzarne i livelli attraverso cure specifiche. In tal modo anche la perdita dei capelli verrà notevolmente ridotta o arrestata.

Centro per il trapianto di capelli 

Qualora in seguito a diversi test il medico riscontri che il tipo di calvizie sia a causa di predisposizioni genetiche, oltre a cercare di contenerla con l’aiuto di cure mediche è possibile rivolgersi ad un centro di trapianto di capelli.

Una volta recatosi presso la clinica, al paziente come prima cosa verrà fatta una visita con conseguente analisi del capello.

Effettuare l’analisi del capello prima del trapianto di capelli, infatti, è di grande aiuto poiché:

  • Aiuta comprendere se il paziente soffre di altre patologie diverse dall’Alopecia Androgenetica.
  • Aiuta a decidere se la calvizie del paziente si trova nello stadio adatto per il trapianto (ciò si decide anche con il supporto della scala Norwood).
  • Rende possibile comprendere se il paziente è ancora in fase acuta di alopecia androgenetica o se questa è in remissione pertanto è un ottimo riferimento da utilizzare in caso di trapianto di capelli.

Il trapianto è la soluzione più radicale ed unica per la perdita di capelli con base genetica (alopecia androgentica) poiché non esistono cure che possano fermarla.

Quali sono i tipi di analisi del capello?

  • Esame del lavaggio
  • Test di trazione
  • Raccolta dei capelli
  • Tricoscopia
  • Tricogramma
  • Biopsia

Esame del lavaggio 

Con l’esame del lavaggio il medico lava i capelli del paziente che non deve lavarli per almeno una settimana prima del test. Il lavandino nel quale vengono lavati i capelli è sigillato per evitare la dispersione di capelli.

Alla fine del lavaggio il medico conterà i capelli caduti. Questo è un test molto utilizzato e di gran successo specialmente nell’analisi dell’alopecia androgenetica.

Test di trazione 

Il test di trazione è uno dei diversi tipi di analisi dei capelli. Esso consiste nel prendere una ciocca di capelli tra le dita e tirarla delicatamente diverse volte. In seguito il medico conta il numero di capelli caduti.

Qualora restino in mano tra i 2 e i 3 capelli, al paziente non verrà diagnosticato alcun tipo di problema [1]. Se, però, cadranno più di 5 capelli o qualora ripetendo il test la caduta si ripeta con la stessa quantità di capelli allora il medico effettuerà ulteriori analisi per valutare che tipo di calvizia sia in corso nel paziente. 

Raccolta dei capelli 

L’analisi del capello tramite raccolta consiste nel raccogliere ogni giorno i capelli persi dal paziente per il periodo di una settimana. A fine settimana si conterà il numero dei capelli e a dividerlo per i giorni della raccolta.

Quindi si riuscirà a definire se la caduta è dovuta ad un ricambio naturale o ad una patologia di calvizie. Questo metodo non è uno dei più usati perché ha lo svantaggio di richiedere molto tempo.

Tricoscopia 

Uno dei metodi migliori per diagnosticare la presenza o meno di calvizie nel paziente ed eventualmente il tipo sono le analisi del capello effettuate al microscopio. Grazie a questo metodo è possibile analizzare anche il cuoio capelluto.

Questo tipo analisi del capello è anche noto come dermoscopia asciutta. Questo poiché si effettuata senza l’utilizzo di liquidi come lozioni o gel. Il capello preso in analisi si ingrandisce fino a cento volte per essere esaminato.

Tra i vari metodi d’analisi del capello al microscopio il più noto è quello della tricoscopia. Questo metodo è molto utile in caso di alopecia areata.

Il microscopio si collega ad una telecamera ed al computer. Si passa la telecamera  sul capo del paziente in modo tale da poter analizzare i capelli. L’immagine ingrandita si osserva al computer [2].

In tal modo è possibile identificare in maniera molto chiara i capelli malati e procedere alla loro analisi e alla diagnosi della malattia. La tricoscopia è un metodo d’analisi del capello utilizzato anche per controllare l’andamento delle terapie e dei metodi di tra trattamento effettuate sul paziente. 

Tricogramma 

L’analisi del capello del Tricogramma si basa sul prelievo di una piccola parte di capelli. Questo metodo è di grande aiuto per capire il processo di crescita del capello e determinarne possibili malattie.

In seguito sarà possibile decidere il metodo di cura migliore. Prima di effettuare questo tipo di analisi del capello, non bisogna lavare, tingere o spazzolare ii capelli. Il prelievo di 50-100 capelli avviene attraverso il metodo dello strappo tramite il quale i capelli vengono strappati dalla radice.

I capelli in seguito vengono posizionati su un vetrino e cosparsi con un liquido particolare. L’immagine viene ingrandita del 40% con il microscopio.

La diagnosi verrà data in base alla struttura e alla forma dei capelli. Questo metodo, anche se facile da applicare, non viene solitamente preferito in quanto può risultare doloroso per il paziente.

Biopsia

Per effettuare l’analisi del capello, a volte, ci si avvale di metodi chirurgici come la biopsia. Questo è un tipo di esame del capello che consiste nel selezionare una piccola regione del cuoio capelluto.

La scelta della zona dalla quale si preleva il campione è di fondamentale importanza al fine del successo della biopsia. Solitamente si sceglie un’area non ancora completamente calva. Si applica l’anestesia locale e quindi si preleva il campione.

Questo campione si esamina al microscopio. Questo metodo si utilizza in casi di calvizie come la tigna poiché molto appropriato all’analisi del caso. Essendo un tipo di analisi del capello molto invasivo, la biopsia è utilizzata solo per le problematiche più gravi.

 Perché effettuare l’analisi del capello?

L’analisi del capello consente di individuare l’esistenza o meno di patologie che provocano calvizie o danni alla salute del capello. Tale analisi si effettua per tre motivi fondamentali:

  • Aiuta a comprendere se i follicoli piliferi sono bloccati a causa di cute grassa o residui di prodotti;
  • Qualora il paziente sia già sottoposto a cure e trattamenti, aiuta a controllarne i risultati e l’andamento;
  • Aiuta a comprendere se i follicoli piliferi sono bloccati a causa di cute grassa o residui di prodotti;

 

 

[1] Chamberlain A.J.,  Dawber R.P., Methods Of Evaluating Hair Growth, Vol. 44 (1), Pag.10, 2003 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12581076

[2] Rudnicka L. ed altri, Trichoscopy: a new method for diagnosing hair loss, J. Drugs Dermatol, Vol.7 (7) Pag 651, 2008 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18664157