L’Alopecia androgenetica o calvizie maschile

L’ALOPECIA ANDROGENETICA O CALVIZIE MASCHILE

Il termine alopecia androgenetica deriva dall’unione dei termini “androgen”, e “genetic”. Il termine “androgen” indica l’ormone che causa la caduta dei capelli.

“Genetic” denota la causa genetica. Il termine coniato da Ludwig indica questo fenomeno di caduta dei capelli. L’alopecia androgenetica è il più comune tipo di perdita di capelli causato da predisposizione genetica che rende i follicoli piliferi sensibili agli ormoni androgeni.

È una patologia che colpisce sia uomini che donne ma si manifesta con sintomi diversi. L’alopecia androgenetica chiamata maschile si manifesta con la graduale caduta dei capelli. All’inizio la caduta si concentra nella zona frontale e delle tempie.

Con il tempo si sposta verso la zona alta e nel vertex. La zona della nuca è invece immune all’alopecia androgenetica e non soggetta alla caduta. L’alopecia androgenetica agisce in diversi modi: prima di tutto dalla nascita il soggetto ha una predisposizione genetica.

Questa predisposizione genetica rende i capelli sensibili al testosterone e al DHT. A causa di questi ormoni i follicoli si miniaturizzano e sono destinati a non ricrescere dopo essere caduti. Inoltre, questa patologia agisce sul naturale ciclo di crescita del capello.

I follicoli passano da una lunga fase di crescita (anagen) ad una breve fase anagen e da un periodo breve di riposo (telogen) a lunghi periodi di riposo.2 Solitamente inizia con una perdita nella zona temporale e nel vortex, a ferro di cavallo.

La zona occipitale non è affetta da tale disturbo. In questo articolo ci si concentrerà sull’alopecia androgenetica maschile.

Alopecia androgenetica maschile: le caratteristiche

L’alopecia androgenetica è considerata come segno di maturità sessuale. Secondo uno studio intorno ai 30 anni il 30% degli uomini soffre di alopecia androgenetica. Questa percentuale aumenta fino al 50% ai 50 anni e all’80% ai 70 anni.

Questa patologia infatti non si manifesta prima della maturità sessuale, in uomini con insufficienza testicolare o in uomini castrati prima della pubertà.3 Si manifesta in primis con una piccola regressione dei capelli sulla fronte.

Successivamente la parte superiore della testa comincia a diradarsi. Nel caso di alopecia androgenetica l’area della nuca rimane solitamente intatta. I capelli sulla nuca per motivi genetici sono immuni all’alopecia androgenetica quindi sono usati come ‘zona donatrice’ nel processo di trapianto di capelli.

Questo tipo di calvizie è permanente poiché causa la caduta irreversibile dei follicoli piliferi. È però possibile rallentare l’alopecia androgenetica intraprendendo un trattamento di cure regolare e corretto.

Nell’ alopecia androgenetica, specialmente nelle persone con un avanzato stato di calvizie i follicoli piliferi sono definitivamente persi e non vi sono tecniche mediche capaci di recuperarli.

L’unica soluzione possibile per l’infoltimento della capigliatura nei gradi più avanzati di alopecia androgenetica è quindi trapianto di capelli.

Alopecia Androgenetica Sintomi 

I sintomi dell’alopecia androgenetica si possono manifestare già intorno ai 20 anni anche se nella maggior parte degli uomini inizia intorno ai 30. Questa patologia si manifesta con una calvizie progressiva che si evolve nel tempo.

La prima zona colpita dall’alopecia androgenetica è la zona temporale, la zona delle tempie. L’alopecia modifica l’attaccatura dei capelli facendola regredire. Questa regressione continua fino ad arrivare alla zona del vortex.2

L’alopecia androgenetica maschile è causata dalla genetica, quindi ereditaria. La presenza in famiglia di una persona con calvizie è un segnale indicativo della possibilità di alopecia androgenetica all’interno dello stesso nucleo familiare.

Un metodo utili per scoprire se si è predisposti a tale patologia è effettuare test che permettono l’identificazione dell’alopecia androgenica fin dalla più giovane età.

Oggi giorno uno strumento standard per la diagnosi e il trattamento delle malattie dei capelli è quello della analisi tramite la Scala Norwood, che prevede 8 fasi o gradi di l’alopecia androgenetica. La Scala Norwood è la più utilizzata tra le verie scale della calvizie

Le cause principali 

Le cause dell’alopecia androgenetica non sono ancora esattamente spiegate dalla scienza. Il ruolo fondamentale degli ormoni e della genetica è però indiscusso. La predisposizione genetica è fondamentale per questa patologia.

Ogni uomo sessualmente maturo ha androgeni nel suo corpo ma questo non vuol dire che perderà i capelli. Anche nelle donne ci sono quantità di androgeni naturalmente presenti nel corpo.

Quello che scatena questa malattia è la predisposizione genetica. Solo i follicoli geneticamente predisposti ad essere suscettibili al testosterone creano le condizioni necessarie affinché questa patologia si sviluppi.

Un altro fattore importante è l’etnia d’appartenenza. Studi hanno dimostrato che nella popolazione Cinese, ad esempio, solo il 15% di uomini soffre di alopecia androgenetica. Mentre ad esempio la popolazione caucasica è la più affetta, con il 25% in più di casi rispetto a persone con discendenza Africana.4

Nella parte successiva di questo articolo analizzeremo le due cause principali dell’Alopecia:

  • predisposizione genetica
  • secrezione di ormoni maschili

Predisposizione genetica 

Numerosi studi hanno identificato inequivocabilmente due importanti loci di rischio genetico per l’alopecia androgenetica, il locus cromosoma X/EDA2R e il locus cromosomico 20p11.

La predisposizione genetica influisce grandemente sull’alopecia androgenetica. Grazie alla struttura del DNA, trasmesso di generazione in generazione, è possibile prevedere la futura presenza dell’alopecia androgenetica ma la tecnologia non è ancora in grado di impedirla.

È possibile però contrastarne gli effetti se combattuta per tempo. La predisposizione genetica e l’ereditarietà di questa malattia sono innegabili. Studi sono stati effettuati su gemelli monozigoti, confermando il motivo genetico dell’alopecia androgenetica.

Lo studio della famiglia delle persone soggette a tale patologia dimostra che è possibile ricevere il gene sia dal lato paterno che dal lato materno.3 A causa della predisposizione genetica si modifica il ciclo di vita del capello.

Solitamente i capelli presentano una lunga fase anagen, la fase di ricrescita dei capelli, dopo una breve fase telogen, la fase del riposo in cui il capello è dormiente. A causa dell’alopecia androgenetica questi cicli si invertono.

I capelli infatti passano ad una brevissima fase anagen e una lenta fase telogen. Per questo motivo i capelli caduti a causa del normale processo di crescita del capello crescono con estrema lentezza.2

A causa di questa predisposizione genetica inoltre i follicoli piliferi diventano più sensibili all’ormone testosterone. Questa causa verrà spiegata nel paragrafo successivo.

Secrezione di ormoni maschili 

La predisposizione genetica all’alopecia androgenetica rende i follicoli piliferi sensibili a due ormoni androgeni: il Testosterone e il Diidrotestosterone (DHT). Il Diidrotestosterone (DHT) è un ormone proveniente dalla conversione del testosterone.

In questo processo gli atomi di carbonio che vanno a formare il testosterone raddoppiano e aumentano i caratteri androgeni dell’individuo. Questi sono gli ormoni androgeni con principale effetto sulle calvizie.

L’eccessiva secrezione dell’ormone testosterone impedisce l’alimentazione dei follicoli piliferi, indebolendo e diradando i capelli. Gli ormoni androgeni sono anche secreti nelle donne, ma il livello è inferiore rispetto agli uomini.

Ciò influisce anche sulla percentuale di alopecia androgenetica osservata nelle donne (alopecia androgenetica femminile), che però è più comune negli uomini a causa della secrezione più intensa di ormoni testosterone e DHI.

L’occlusione dei capillari che stanno alimentando i follicoli piliferi li chiude. I follicoli piliferi che non possono essere nutriti diventano più deboli e le ciocche dei capelli diventano più deboli e si diradano.

Uno studio di Hamilton dimostra come questo ormone sia indispensabile per l’alopecia androgenetica: gli uomini castrati prima della pubertà non sono affetti da questa patologia poiché non presentano testosterone.

Alcuni di questi uomini, però, ricevendo iniezioni di testosterone, potrebbero sviluppare tale patologia. In zone come la barba e i peli pubici, zone chiamate dipendenti dal testosterone, la maggiore presenza di questo ormone crea l’effetto contrario, inspessendo i follicoli e bloccando la caduta.3

Alopecia androgenetica e l’età 

Quando si parla di Alopecia Androgenetica e l’età di inizio non è possibile dare un numero preciso. In alcuni casi si nota l’alopecia androgenetica su ragazzi di giovane età. Infatti, questa patologia può iniziare già dalla fine dell’adolescenza.

Questo è causato da un inizio di maggiore produzione di testosterone e DHT nei ragazzi. In altri casi, invece, l’alopecia androgenetica nell’uomo si manifesta intorno ai 30 o 40 anni. Ogni caso è diverso e varia da paziente a paziente.

Alcuni studi riferiscono che l’alopecia androgenetica colpisca il 30% degli uomini attorno ai 30 anni, il 50% attorno ai 50 anni e il 70% nelle età successive.

Diagnosi e cure per l’AGA

La prevenzione è fondamentale al fine di limitarne i danni dell’alopecia androgenetica.  L’alopecia androgenetica (AGA) è influenzata da fattori genetici.

In caso di calvizie in famiglia e tra i parenti, i giovani della famiglia dovrebbero controllare attentamente il loro livello di perdita di capelli. Pertanto, con il trattamento precoce, la caduta dei capelli può essere significativamente rallentata sin dal suo inizio.

Iniziare rapidamente il trattamento per l’alopecia androgenetica ridurrà al minimo la perdita dei capelli. Il trattamento regolare dell’alopecia androgenetica è molto importante.

Se si soffre di alopecia androgenetica, sarà necessario curarsi regolarmente per tutta la vita. Alcune cure possono rallentare gli effetti dell’alopecia ma in stadi avanzati l’unico trattamento definitivo ed efficace è il trapianto di capelli.

È molto importante aggiungere nutrienti adeguati per i capelli al proprio menu con un’alimentazione corretta e regolare unita al trattamento per l’alopecia androgenetica. In tal modo i capelli, alimentati dall’interno, si rafforzano e la possibilità di calvizie si riduce.

La diagnosi dell’Alopecia Androgenetica

La diagnosi dell’alopecia è molto importante per permettere al paziente di curarsi in tempo. Qualora si noti una perdita di capelli oltre i 100 al giorno o capelli sul cuscino quando ci si sveglia, bisognerebbe affidarsi ad uno specialista.

Solo un medico può indicare se si tratta di una perdita di capelli temporanea o di alopecia. Bisogna infatti eliminare la possibilità di caduta dei capelli per altri fattori, come una caduta stagionale, un forte stress o effetti collaterali di farmaci.

In caso venga accertata la presenza di alopecia androgenetica, è fondamentale un trattamento sistematico e non interrotto per contrastarla.

Metodi di diagnosi 

La diagnosi dell’alopecia androgenetica può essere effettuata attraverso vari test di analisi del capello. Prima di tutto tramite un esame del sangue verranno eliminate le possibilità alternative.

Ad esempio, scompensi ormonali, altre patologie che portano alla caduta di capelli. Il medico inoltre chiederà al paziente se sta seguendo una terapia medicinale che può portare la caduta dei capelli come effetto collaterale.

Il cosiddetto ‘test di tiro dei capelli’ consiste nel prendere una ciocca con 50-60 capelli tra le dita e farle scorrere delicatamente. Qualora cada più del 10% dei capelli il test risulta positivo.

La microscopia epiluminescente grazie ad una lente di ingrandimento permette di osservare ad occhio nudo l’aspetto esterno della cute ed eventuali lesioni e le sue strutture interne.

Combinando la microscopia epiluminescente e l’analisi automatica delle immagini digitali si riescono ad ottenere dati in riferimento al calibro dei capelli, al tasso di crescita e alla densità.

Le cure contro l’Alopecia Androgenetica

Esistono trattamenti di tipo sia chirurgico che medico per l’alopecia androgenetica. Nella battaglia contro questa patologia è fondamentale ritardare la caduta dei capelli restanti.

L’alopecia androgenetica può essere ritardata o rallentata con farmaci che impediscano la formazione di DHT. Fermare la formazione del DHT è quindi fondamentale per la cura dell’alopecia androgenetica.

La cura dell’alopecia androgenetica tramite farmaci è consigliata già dalla fase iniziale della caduta dei capelli. Nel caso di uno grado avanzato di Alopecia Androgenetica l’unica soluzione possibile rimane il trapianto di capelli.

Nel tempo le conoscenze su questo argomento si sono sempre più sviluppate e il trattamento dell’alopecia androgenetica è diventato possibile ed efficace. Farmaci come Minoxidil e Finasteride sono utili soprattutto nelle prime fasi della patologia.

Il trapianto di capelli è consigliato nei pazienti con un livello da moderato ad alto di alopecia androgenetica. Secondo uno studio su 1005 persone il 12,9% delle persone con grado IV e VI sono i candidati ideali per il trapianto, mentre i pazienti con grado da I a III con alopecia ancora in corso sono candidati ideali per cure mediche.2

Terapia medicinale 

Nel trattamento dell’alopecia androgenetica, solo due farmaci sono stati approvati dalla FDA (American Food and Drug Administration): il Minoxidil e il Finasteride.

Oltre a questi due farmaci esistono due tipi di terapie utilizzate nei casi di alopecia androgenetica note come PRP e mesoterapia dei capelli.

Minoxidil 

İl Minoxidil è un farmaco prescritto in caso di ipertensione. Il principio attivo contenuto nel Minoxidil ha un effetto vasodilatatore e le vene in espansione vengono utilizzate per alimentare il fondo dei capelli.

Grazie a questa scoperta il Minoxidil è stato creato per uso topico. Considerato farmaco da banco il Minoxidil 2% e il Minoxidil 5% possono essere trovati in forma liquida mentre il Minoxidil 5% viene creato anche in schiuma.3

Il farmaco Minoxidil non contrasta le cause endocrine della calvizie; è meno efficace quando il problema è ormai ad uno stadio evoluto. Grazie a questo farmaco, i capelli indeboliti dall’ormone DHT diventano capelli più forti.

Tuttavia, come indicato nel foglietto illustrativo, non è un trattamento permanente ed è efficace solo durante il periodo di utilizzo. L’effetto collaterale più’ noto è il prurito del cuoio capelluto con possibile dermatite.

Il Minoxidil è efficace solo nei follicoli piliferi che hanno iniziato a ridursi e indebolirsi con l’azione degli ormoni androgeni [5].

Finasteride 

Il farmaco Finasteride è stato usato come farmaco inibitore della crescita della prostata (1992), poi nel trattamento dell’alopecia androgenetica dalla FDA (American Food and Drug Administration) nel 1997.

Lo scopo del farmaco è di controllare l’ormone del DHT, riducendone l’effetto nei follicoli piliferi. Questo farmaco è stato studiato su pazienti con alopecia con uso continuativo fino a 10 anni, dimostrando effetti positivi.

I primi risultati vengono notati dopo i 6 mesi mentre in altri anche dopo 12. 3 Solo gli uomini possono usare questo farmaco. Alcuni degli effetti collaterali più’ noti di questo farmaco sono la riduzione della libido, riduzione dello sperma, ingrandimento del seno e l’otite.

La Finasteride è efficace solamente se presa con uso ininterrotto. Una volta interrotto il trattamento, i capelli inizieranno a ridursi nuovamente. Questo farmaco dev’essere prescritto da un medico specializzato e bisogna sempre controllare i possibili effetti collaterali.

Il Plasma Ricco di Piastrine (PRP)

Il PRP (Plasma ricco di piastrine) è un composto emoderivato (derivato dal sangue) e autologo (prelevato dal paziente stesso). Si è scoperto che questo composto ha elevate proprietà di rinnovazione cellulare e nutrimento dei tessuti.

Ha un grande utilizzo nel campo della tricologia riuscendo a nutrire i bulbi piliferi e renderli più spessi. Il sangue viene separato e si preleva una piccola quantità di plasma con un alto numero di piastrine al suo interno.

Compito della cellula piastrinica è di fornire la coagulazione del sangue e rigenerare le cellule. Il Questa procedura dura circa 30 minuti ed ha una dolorosità variabile.

La cura PRP è solitamente usata dopo il trapianto di capelli o associata ad altre terapie contro l’alopecia androgenetica.

La Mesoterapia per capelli

La Mesoterapia il processo di trasporto della miscela di varie vitamine e altre sostanze nel cuoio capelluto tramite iniezione.

A lungo termine è un trattamento ritenuto benefico contro la caduta dei capelli perché contiene vitamine di vario tipo e mantiene i capelli in stato di buona salute. La mesoterapia è in grado di aiutare il processo di nutrimento dei capelli ma non è in grado di fermare, da sola, l’Alopecia Androgenetica.

L’autotrapianto di capelli

İl trapianto di capelli, è un metodo microchirurgico che fornisce una soluzione efficace all’alopecia androgenetica. I capelli presenti nella zona della nuca, resistenti all’alopecia, vengono prelevati e inseriti nelle zone calve.

Il trapianto di capelli brevemente: per motivi genetici solitamente la zona della nuca, nota come area donatrice, è la zona in cui capelli solitamente rimangono folti e intatti.

Divine perciò la zona da cui si prelevano le unità follicolari usate per il trapianto stesso. I capelli vengono quindi trasferiti nella regione calva (area ricevente).

Le operazioni di trapianto di capelli dagli anni ‘60 sono state eseguite per la prima volta con il metodo FUT.  Tale metodo, pero, non è oggi preferito poiché lascia segni di tipo estetico.

Il FUE, che sostituisce il FUT, è un metodo utilizzato nelle operazioni di trapianto di capelli negli ultimi anni e ha raggiunto risultati di successo.

Il metodo FUE usufruisce di anestesia locale ed ha svariati vantaggi. Dopo l’operazione l’attaccatura dei capelli risulta naturale e non rimangono cicatrici di alcun tipo.

Altri metodi

Le persone soggette ad alopecia androgenetica oltre a cure di tipo medico o chirurgico possono far ricorso a diversi metodi come l’uso di parrucche, spray e capelli protesici che aumentano l’aspetto folto dei capelli stessi.

Un altro metodo utilizzato è quello della Tricopigmentazione. Con tale termine si va ad indicare la tecnica con la quale vengono inseriti a livello sottocutaneo dei pigmenti di colore (lo stesso colore dei capelli del paziente) per simulare la presenza di capelli.

Questa tecnica è simile a quella dei tatuaggi. Poiché i pigmenti di colore vengono inseriti a livello profondo il risultato non è permanente ed è reversibile. Questa tecnica è anallergica poiché utilizza pigmenti di colore ipoallergenici e bio-compatibili.

 

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2Shankar K, Chakravarthi M, Shilpakar R, Male Androgenetic Alopecia: Population-Based Study in 1005 Subjects, International Journal of Trichology, Vol 1(2), Pag 131, Luglio 2009 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2938575/

3Lolli F, Pallotti F, Rossi A, Fortuna MC, Caro G, Lenzi A, Sansone A, Androgenetic Alopecia: a review, Endocrine, Vol 57(1), Pag 9, Luglio 2017

4Inaba M, Inaba Y, Androgenetic Alopecia, Androgenetic Alopecia: Modern Concepts of Pathogenesis and Treatment, Pag 161  https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-4-431-67038-4_17

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