12 miti da sfatare sul trapianto di capelli

12 MITI DA SFATARE SUL TRAPIANTO DI CAPELLI

Esistono dei miti da sfatare sul trapianto di capelli? Il trapianto di capelli è uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti ed utilizzati. Le percentuali sono altissime soprattutto dagli uomini. Ci sono ancora tantissimi miti che circolano sul web.

Questo porta tante persone ad avere idee sbagliate riguardanti questa procedura. Ci sono diversi miti da sfatare sul trapianto di capelli. Spesso affidarsi a dicerie o a informazioni sul web non è la soluzione migliore.

Qualunque siano i dubbi o le incertezze riguardanti il trapianto è sempre meglio informarsi responsabilmente. Bisogna sempre chiedere informazioni al proprio medico o a fonti autorevoli in materia.

Un paziente non informato o con aspettative poco reali sul trapianto di capelli sicuramente avrà una delusione. Il trapianto di capelli è un’operazione in cui procedura, risultati e consigli post operatori sono su misura per il paziente.

Questo vuol dire che solo un medico potrà dare informazioni personalizzate e corrette al paziente. In questo articolo dunque si analizzeranno i 12 miti da sfatare sul trapianto di capelli.

Quali sono i miti da sfatare sul trapianto di capelli? 

Prima di sottoporsi al trapianto di capelli il paziente ricerca informazioni dove può, spesso su internet o affidandosi ai consigli di amici, a persone che hanno già effettuato al trapianto.

Spesso però le informazioni ricevute sono scorrette e la diffusione di queste informazioni porta alla creazione di falsi miti da sfatare sul trapianto capelli.

In alcuni casi i pazienti possono avere delle erronee aspettative sull’autotrapianto che possono portare a delusioni future.

Il paziente dovrebbe sempre informarsi prima del trapianto e discutere approfonditamente il proprio caso con il medico. Non solo ogni paziente è un caso a sé con caratteristiche differenti ma il paziente saprà certamente cosa fare, cosa non fare e cosa aspettarsi.

Lista dei 12 miti da sfatare sul trapianto di capelli:

  1. Dura un giorno e i risultati sono immediati
  2. É sempre la soluzione ideale
  3. Fa ritornare ai folti capelli adolescenziali
  4. Le donne non possono sottoporsi al trapianto di capelli
  5. È estremamente doloroso
  6. I capelli trapiantati non ricrescono
  7. I capelli trapiantati non appaiono naturali
  8. Bisognerebbe essere completamente calvi prima dell’intervento
  9. Bisogna rasare i capelli
  10. Bisognerebbe farlo da giovani
  11. Si può usare i capelli di un’altra persona
  12. Il trapianto di capelli lascia cicatrici

Il trapianto dura un giorno e i risultati sono immediati 

Quando si parla di trapianto di capelli bisogna distinguere tra l’intervento e la fase operatoria. L’intervento dura intorno alle 6 ore ma la fase post operatoria copre i 12 mesi successivi.

In realtà, all’uscita dalla clinica, non ci saranno capelli lunghi e perfetti ma si è completamente rasati. Il processo post trapianto di capelli è un processo abbastanza lungo e richiede pazienza.

Per ottenere i risultati completi, quindi la crescita completa del capello trapiantato, bisogna aspettare intorno ai 12 mesi; solo dopo questo periodo si potrà notare una crescita completa e il ritorno alla texture originale del capello.

Nei mesi successivi però si potranno vedere i primi risultati già a partire dal terzo mese con la prima crescita del capello. Nei primi mesi però i capelli saranno fini e sottile a con una texture differente, solitamente ricci e con direzioni diversi.

Al dodicesimo mese i capelli torneranno ad essere esattamente come quelli dell’area donatrice.

Il trapianto è sempre la soluzione ideale 

Non sempre il trapianto di capelli si dimostra essere la soluzione ideale; ci sono infatti delle linee guida per determinare se la persona è un candidato ideale o meno.

Il medico analizzerà il tipo di caduta dei capelli, lo stato della calvizie, la storia clinica e altri fattori. Questo aiuterà a determinare se il paziente è un buon candidato al trapianto di capelli.

Qualora si procedesse all’intervento pur non essendo un buon candidato, si potrebbero avere scarsi risultati o un intervento mal riuscito.

Il trapianto di capelli fa ritornare ai folti capelli adolescenziali 

Il periodo dell’adolescenza è quello in cui i capelli risultano più folti e numerosi durante tutta la vita. Non è giusto pensare che il trapianto di capelli possa trasformare una zona completamente calva in una zona con capelli estremamente folti.

Ogni caso va considerato singolarmente e ogni persona è un caso a sé. In via generale non si può tornare all’aspetto adolescenziale. Questo non vuol dire, però, che il trapianto non avrà un risultato estremamente soddisfacente e naturale.

Prima di analizzare l’area donatrice, però, non si potrà delineare un risultato finale in caso di trapianto. Solo il medico saprà indicare al paziente quali saranno risultati ottenibili.

Prima del consulto con il medico sarà impossibile capire quali saranno i risultati che l’area donatrice, l’area della nuca, permette.

Le donne non possono sottoporsi al trapianto di capelli

Anche questo è un mito da sfatare sul trapianto di capelli. Le donne sono candidate ideali più raramente rispetto agli uomini. Questo a causa del tipo di perdita di capelli non localizzata che si verifica solitamente nella donna.

La donna affetta da alopecia androgenetica femminile tende a perdere i capelli in volume e quantità in tutta la testa, non in aree specifiche.

Bisogna specificare che se la perdita di capelli in una donna fosse localizzata e con una buona area donatrice nella parte della nuca, sarà possibile un intervento di trapianto con ottimi risultati.

Nel caso in cui una donna dovesse aver perso capelli in una determinata zona a causa di un trauma o un’ustione il trapianto sarebbe possibile, sempre nel caso in cui rimangano dei capelli da utilizzare per il trapianto.

Il trapianto di capelli è estremamente doloroso 

Spesso si pensa che il trapianto di capelli sia un’operazione dolorosa. e questo è uno dei miti da sfatare sul trapianto di capelli. Il trapianto di capelli viene eseguito dopo aver somministrato al paziente un’anestesia locale.

Questo lo rende indolore. Sia durante l’intervento che nella fase di guarigione, i pazienti hanno solitamente notato solo una sensazione di fastidio o indolenzimento, raramente dolore.

Bisogna, inoltre, considerare che la soglia di dolore è altamente soggettiva e nessun paziente ha un’esperienza simile ad un altro. L’unico dolore percepito dal paziente è l’iniezione dell’anestesia.

Questo dolore, però, si minimizza con l’utilizzo del jet injector, che inserisce una pre-anestesia senza l’utilizzo di aghi. Un altro metodo per i pazienti che soffrono di paura degli aghi è la sedazione prima dell’anestesia.

Questo farà dormire i pazienti per tutto il tempo in cui viene effettuata l’anestesia, circa 15 minuti. Nel periodo post operatorio, inoltre, al paziente verranno prescritti antidolorifici per evitare ogni tipo di dolore.

Si raccomanda di seguire attentamente le terapie medicinali consigliate dal medico.

I capelli trapiantati non ricrescono 

Uno dei più grandi miti da sfatare sul trapianto di capelli riguarda la crescita del capello. Spesso si pensa che i capelli trapiantati rimarranno della stessa lunghezza per sempre e non cresceranno.

Il trapianto di capelli è un’operazione di successo proprio perché si tratta di un autotrapianto; i bulbi inseriti nel cuoio capelluto vengono prelevati dallo stesso paziente.

Una volta inseriti i bulbi si comportano normalmente: inizia la crescita all’inizio con capelli fini e sottili e col tempo questi diventano più forti e doppi.

La crescita del capello sarà continua e sarà possibile tagliarli, farli crescere, e fare tutto quello che è possibile con i capelli non trapiantati. Sfatando questo mito, si può dire che i capelli dei pazienti ricrescono e i risultati si possono notare già nel primo anno post intervento.

I capelli trapiantati non appaiono naturali 

Un altro mito da sfatare sul trapianto di capelli è quello che riguarda l’aspetto dei capelli trapiantati. Si pensa, infatti, che vengano inseriti nel cuoio capelluto capelli lunghi e che questi crescano verticalmente rendendo visivamente il risultato poco naturale e antiestetico.

Questo è assolutamente non veritiero: un medico competente saprà benissimo come posizionare i follicoli, seguendo la naturale angolatura del capello e rendendo il risultato estremamente naturale. Un trapianto di capelli di successo sarà impossibile da notare e il paziente potrà tenerlo segreto.

Bisognerebbe essere completamente calvi prima dell’intervento 

Questo mito è tra i più comuni ed è un mito da sfatare sul trapianto di capelli perché potrebbe rivelarsi pericoloso per un paziente.

Un paziente che aspetta la completa calvizie prima di sottoporsi all’intervento scoprirà chele persone completamente calve non possono in nessun modo sottoporsi all’intervento.

Il trapianto di capelli è un autotrapianto quindi i capelli vengono prelevati dal paziente stesso, dalla zona della nuca. In caso di assenza di capelli non ci sono più bulbi da prelevare dalla parte donatrice e trapiantare nella parte ricevente.

Il candidato ideale, infatti, ha ancora una buona quantità di capelli nella parte posteriore e presenta calvizie nella parte anteriore e superiore.

Bisognerebbe sottoporsi al trapianto quando si è giovanissimi 

Qualsiasi medico professionale e non interessato semplicemente al guadagno non effettuerà un trapianto di capelli su persone che non hanno compiuto almeno 22 anni. Il motivo è semplice: prima di questo periodo la calvizie si sta ancora sviluppando e non ha ancora definito un pattern.

Qualora ci si dovesse sottoporre a questo intervento prima dell’età consigliata si potrebbe soffrire di una forte perdita di capelli negli anni successivi e bisognerebbe sottoporsi di nuovo alla procedura.

Un buon medico saprà analizzare il processo di perdita di capelli del paziente e consigliare o meno, o rimandare, il trapianto di capelli.

Bisogna rasarsi prima del trapianto 

Una delle preoccupazioni dei pazienti prima del trapianto di capelli è la rasatura. Spesso per questi pazienti la rasatura è un problema e non vogliono rinunciare ai capelli lunghi che non sono stati affetti dall’alopecia.

Un mito da sfatare sul trapianto di capelli è proprio questo: è sempre necessario rasarsi prima dell’intervento. Una nuova invenzione nel campo dei trapianti è la tecnica DHI (Direct Hair Implantation) o Trapianto di capelli diretto; in questa tecnica i capelli non vengono tagliati e vengono prelevati singolarmente e innestati direttamente; quindi il medico preleverà un capello e lo impianterà direttamente nella zona ricevente.

Lo svantaggio di questa tecnica però è dato dal numero di unità follicolari. Questo numero infatti si riduce del 40% rendendo il DHI possibile solo per piccole zone.

Ad esempio, in caso di copertura di stempiature o di piccole aree questa è una soluzione ideale. In caso di aree affette da calvizie più ampie, spesso chiamate megasession, non sarà possibile utilizzare questa tecnica.

È possibile utilizzare i capelli di un’altra persona 

In nessun caso è possibile utilizzare i capelli di un’altra persona in un trapianto di capelli. A causa dell’altissima possibilità di rigetto è solo possibile effettuare un autotrapianto.

Qualora si dovessero utilizzare i capelli di un’altra persona il nostro corpo rigetterebbe immediatamente questo oggetto estraneo rendendo l’intervento completamente inutile.

Il nostro corpo, invece, riconoscendo i nostri capelli e non li espelle ed è per questo motivo che i capelli ricrescono e il trapianto di capelli è un successo.

Il trapianto lascia cicatrici visibili 

Negli anni 90 fino all’inizio degli anni ’00 la tecnica più utilizzata per il trapianto di capelli era la FUT. Uno dei più grandi problemi del trapianto di capelli con la tecnica FUT, Follicular Unit Transplantation, era la cicatrice nell’area donatrice dopo il trapianto.

Asportando un’intera striscia di pelle e capelli l’operazione lasciava una grande cicatrice. I risultati nell’area donatrice erano antiestetici e visibili. Il maggiore vantaggio del passaggio alla tecnica FUE, Follicular Unit Extraction, è stata l’assenza di queste cicatrici.

Il prelievo delle unità follicolari in questo tipo di trapianto avviene tramite apertura di piccoli canali e prelevando i bulbi piliferi in gruppi da 1 a 5 unità e la parte del derma circostante.

A seguito dell’operazione FUE ci saranno delle minuscole cicatrici di circa 1 mm che verranno coperte dai capelli circostanti e risulteranno dunque invisibili. Esteticamente queste assomigliano a dei microscopici pallini bianchi.

Nel primo mese del trapianto queste saranno visibili ma successivamente verranno nascoste naturalmente. Nasconderle sarà semplice, infatti basterà far crescere i capelli di qualche millimetro affinché queste vengano coperte e nascoste.

Uno dei miti da sfatare sul trapianto di capelli e più in particolare sulla tecnica FUE è proprio quello delle cicatrici.

Riepilogo

I miti da sfatare sul trapianto di capelli sono tanti e spesso portano a delusioni nel paziente. In questo articolo sono stati trattati alcuni di questi miti da sfatare sul trapianto di capelli.

Si ricorda sempre al paziente di parlare con il proprio medico. Solo un medico specializzato in trapianto di capelli saprà fornire informazioni corrette e personalizzate in base al paziente.

Ogni singolo caso va analizzato in maniera differente e porta a risultati, terapie e consigli diversi. Si consiglia di non fidarsi mai di persone non esperte o miti da sfatare sul trapianto di capelli. Un paziente informato sarà sicuramente un paziente soddisfatto.